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AFTERMATH

By  Kerry Mansfield

Come fotografa, ho trascorso la maggior parte della mia carriera ad osservare in profondità gli spazi che abitiamo. L'idea di “Casa”: cosa volesse dire e come ci si sente a casa, gli spazi che abbiamo e le nostre. Ma all'età di 31 anni, una diagnosi di cancro al seno mi ha costretto a ridefinire tutti i miei ideali e la mia visione della vita. Inutile dire che è stato uno shock. Avevo sempre fatto sport e mangiato in modo corretto, e come molti della mia età, mi sentivo indistruttibile, non pensando mai che, anche le cose più elementari, potevano essere spazzate via in un secondo. Di fronte al processo nichilistico della chemioterapia e alla chirurgia, la mia idea di "dove" io esisto si è ribaltata. I medici, i loro bisturi e la chimica, avevano distrutto la struttura fisica in cui avevo vissuto fino ad allora. Il mio corpo era diventato qualcos'altro. Sapevo che la mia immagine sarebbe andata in frantumi. Cosa sarebbe emerso, era un mistero... E’ con questo spirito, con emozioni a me sconosciute che ho preso la mia macchina fotografica per documentare la catarsi della mia trasformazione, proprio durante il trattamento contro il cancro. Nessuno era lì quando sono state fatte queste foto, ero sola con la mia disperazione, in una camera da letto. Tutto ciò è iniziato come una storia che sarebbe potuta finire in molti modi. Questo capitolo della mia vita e questa lotta, hanno ormai fatto il loro corso. Anche se non posso dire che tutto va bene ora, io dico: "Queste sono le immagini della mia Casa oggi e con un po' di fortuna, non succederà più”.

Sede: PALAZZO SACCHI


ITINERARI

By  Aa. Vv. Associazione La Pieve

Il Gruppo Fotografico “La Pieve” nasce nel lontano 1975 e, dopo vari cambiamenti negli anni, ha assunto la forma attuale, caratterizzata da una connotazione culturale, fondata sullo studio, la discussione, la pratica della fotografia, l’individuazione e l’approfondimento delle peculiarità del suo linguaggio, attraverso la massima libertà dei partecipanti di praticarla, affrontando qualsiasi realtà possa interessarli.Non si tratta quindi di un gruppo che produce immagini su tematiche pre-stabilite, ma di un nucleo di appassionati che formano un insieme di distinte individualità in cui l’unico canone da rispettare, è quello della qualità e della coerenza dei lavori svolti. Impegno, verifica, discussione, approfondimento, il tutto incentrato sull’attività continua e concreta; attività questa che non può andare avanti se, alla base, non è presente un’autentica passione. La frequentazione delle riunioni del gruppo, che hanno luogo il venerdì alle 21,45, presso la sedeA.I.C.S. di Via della Chimera, 76/A, non prevede associazioni e/o quote d’iscrizione, ma è aperta a tutti quegli appassionati che vogliano vedere lavori fotografici, mostrare i loro, partecipare alle discussioni, intervenire anche solo come osservatori. Ogni anno, le immagini vengono esposte al Circolo Artistico, in una mostra, “Itinerari”, che è diventata un appuntamento ormai fisso da più decenni, con la città e non solo e che ha lo scopo di mostrare al pubblico i nuovi lavori e, di conseguenza, va ad assumere, per i fotografi, un ulteriore ruolo di verifica. La possibilità di partecipare alla mostra è aperta a tutti coloro che, frequentando il gruppo con una certa regolarità siano soprattutto in grado di produrre un lavoro coerente formato da stampe di buona qualità; il giudizio del collettivo sulla validità dei lavori che, di fatto, si svolge nelle riunioni durante tutto l’anno, è in ogni caso sempre incoraggiante e utile per aiutare a superare tutte quelledifficoltà tecnico/formali/contenutistiche che possono venire alla luce.Dopo aver collaborato individualmente con gli amici dell’Associazione Fotografica “Imago”, organizzatori di “Arezzo & Fotografia”, in vari modi (come espositori e lettori di portfolio), anche quest’anno abbiamo deciso, su loro incoraggiamento, di inserirci come gruppo nella manifestazione con la collettiva “Itinerari, Edizione Speciale per Arezzo & Fotografia”, che avrà luogo presso “La Fenice Photogallery” in Via Vittorio Veneto, 31, al piano inferiore della libreria “La Fenice” specializzata in edizioni d’immagine.

Sede: Libreria La Fenice


LIQUID TIMES

By  Claudia Sicuranza

Questo progetto nasce da una riflessione sul corpo come mezzo di espressione. Fin dall'antichità infatti vengono praticati interventi di modifica del proprio corpo; gli stessi che oggi definiamo i moderni rituali attraverso il quale far emergere la propria storia, personalità, gusti, gli affetti, o attraverso i quali ricercare una propria identità e comunicare l'appartenenza al proprio gruppo generazionale. Le persone ritratte nelle foto sono colte nella fase di modifica/abbellimento corporeo: immersi nella vasca, con la tinta sui capelli, con il colore che si sparge nell'acqua. In ogni individuo, il volto traspare dall'acqua come fosse una maschera, facendo sorgere un dubbio: tutto ciò definisce chi siamo o come vogliamo apparire? I giovani immersi nell'acqua vogliono essere anche una metafora del concetto di società liquida teorizzato da Baumann, metafora di una società dove i confini e i riferimenti sociali si perdono. Giovani generazioni che si trovano a far parte di una società che coltiva il dubbio, l'impotenza, l'infantilismo, sguazzandoci dentro senza appigli: ideali, valori, punti di riferimento o validi modelli da seguire.

Sede: Coffee O'Clock