AFTERMATH
By  Kerry MansfieldCome fotografa, ho trascorso la maggior parte della mia carriera ad osservare in profondità gli spazi che abitiamo. L'idea di “Casa”: cosa volesse dire e come ci si sente a casa, gli spazi che abbiamo e le nostre. Ma all'età di 31 anni, una diagnosi di cancro al seno mi ha costretto a ridefinire tutti i miei ideali e la mia visione della vita. Inutile dire che è stato uno shock. Avevo sempre fatto sport e mangiato in modo corretto, e come molti della mia età, mi sentivo indistruttibile, non pensando mai che, anche le cose più elementari, potevano essere spazzate via in un secondo. Di fronte al processo nichilistico della chemioterapia e alla chirurgia, la mia idea di "dove" io esisto si è ribaltata. I medici, i loro bisturi e la chimica, avevano distrutto la struttura fisica in cui avevo vissuto fino ad allora. Il mio corpo era diventato qualcos'altro. Sapevo che la mia immagine sarebbe andata in frantumi. Cosa sarebbe emerso, era un mistero... E’ con questo spirito, con emozioni a me sconosciute che ho preso la mia macchina fotografica per documentare la catarsi della mia trasformazione, proprio durante il trattamento contro il cancro. Nessuno era lì quando sono state fatte queste foto, ero sola con la mia disperazione, in una camera da letto. Tutto ciò è iniziato come una storia che sarebbe potuta finire in molti modi. Questo capitolo della mia vita e questa lotta, hanno ormai fatto il loro corso. Anche se non posso dire che tutto va bene ora, io dico: "Queste sono le immagini della mia Casa oggi e con un po' di fortuna, non succederà più”.
Sede: PALAZZO SACCHI